Astuzia, interesse, calcolo e intrallazzo,
questa la caratteristica della volpe umana.
Non certo di questa bimba che ingenua,
buona e sincera, dalla volpe sarà fregata.
Mi auguro di no,
ma la realtà mi dice sarà prima o dopo un sì.
ma la realtà mi dice sarà prima o dopo un sì.
L’eleganza della volpe nella sua apparenza
non corrisponde certo alla sua essenza.
E così, chi vuol far apparire se stesso in
furbizia, pecca sempre per la sua superbia.
Con la favola della volpe e dell’uva, la volpe
trova per sé sempre una scusa: non riesco
a raggiungerla perché è acerba, non perché
non riesco.
Ma dove riesce, matura o acerba, la volpe fa
il suo danno senza remore o timore.
In questo senso, la donna, la donnola e la
volpe sono una triade di intraprendenza.
Per far uso e consumo per sé di quello che
c’è, fosse cosa o persona non interessa.
“Ma che bella coda che ha!”
mi dice ammirata la bimba, osservando la volpe.
mi dice ammirata la bimba, osservando la volpe.
“Non guardare alla coda della volpe, che
ti inganna: guarda al suo muso affilato
e furbesco, che aspetta solo di poterti
ingannare!” rispondo io.
Guardando alla coda, non tieni d’occhio la
testa,
e lei ti inganna.
e lei ti inganna.
Così, nelle persone fatte a volpe, succede
che tu le osservi alla fine, alla coda, ma non
ti accorgi che nel frattempo loro agiscono
contro di te dalla loro testa, da quel pensare
che tu non vedi, perché sei ammaliato dalla
loro coda, cioè dalle loro apparenze.
No,
non lasciarti ingannare.
Guarda sempre alla
radice, a capo delle cose.
Dalla furbizia alla malizia.
La volpe ci suggerisce questo passaggio.
E chi accetta questa logica di furbizia ti
inganna con la malizia,
ma mai da lontano, sempre da vicino.
Proprio perché ti inganna nell’esserti amico, fratello, madre…
ma mai da lontano, sempre da vicino.
Proprio perché ti inganna nell’esserti amico, fratello, madre…
Ma l’anima della volpe alla fine si rivela, in
qualche modo e con qualche sbaglio.
Quando ad esempio tratta te in modo
disgraziato e l’altro in modo esaltato.
Eppure, magari entrambi figli della volpe.
Ma il modo subdolo della volpe si tradisce
nell’amore, che vive male, cioè che non riesce
a vivere in verità; e proprio il viver male il
suo amore, fa vedere che la volpe ha solo
un interesse nel suo amore: il garantir a se
stessa il meglio.
E se tu non sei in grado di garantirglielo, lei
ti tratterà come uno straccio a finire.
“Guarda…la volpe rientra nella tana…” mi
richiama la bimba.
“Sì…- le richiamo sottovoce – sta ritornando
a progettare un altro inganno:
stai attenta
se la incontri sulla tua strada!”.