Lei si accostò alla tartaruga che da decenni stava ad aspettare un non so che…
Ma ora, quella carezza della bambina,
sembrava farle spazzar via tutti quegli anni
di vecchiaia e di antichità.
Già.
La forza di una carezza, accompagnata da
un sincero sorriso, aveva in quel momento la
forza di ringiovanire anche quella vetusta
testuggine.
Un sorriso e una carezza spesso alla bimba
rifiutate, che hanno fatto diventare vecchia
megera anche colei che poteva essere vicina
e amica.
Non accogliere è il modo peggiore per
invecchiare.
Quella tartaruga lemme lemme pareva
segnare quel giorno la pazienza e la preziosità
del cammino da gustare: senza fretta né
agitazione, gusta così ogni emozione.
Inoltre, il suo guscio: una bella protezione,
sicura dai pericoli; ma dal quale uscire e
sgusciare al momento opportuno.
“Guarda, guarda!... - diceva la bimba - Guarda
come ci guarda!”.
La tartaruga osserva, con calma e attenzione,
chi gli si pone dinnanzi, quasi come a una
contemplazione; e alla bimba non pareva vero
di essere così considerata da quell’animale,
dopo essere stata sempre trascurata da chi
si aspettava di essere amata.
“Dagli una foglia da mangiare…!” la invitai.
E la bambina pose davanti al viso della
tartaruga quella porzione di verde, e quella
pian piano se la gustò, a gradimento suo e di
noi, che stando lì, gustavamo a nostra volta
quel gesto di condivisione e di attenzione
che richiamava a noi la coscienza di dover
accettare spesso l’umiliazione e la non
considerazione là dove ci aspettavamo
amore e anche solo un po’ di pietà, come per
quella tartaruga desiderosa di un gesto di
compassione.
Pensavo a come noi non siamo tartarughe,
facciam le cose sempre in fretta e furia,
quasi che ci manchi la terra sotto i piedi.
Aver cura e attenzione e un poco di pazienza forse – ce lo insegna la tartaruga – ci farebbe vivere meglio e con uno spirito nuovo le cose che viviamo da sempre in modo abitudinario e vecchio.
Aver cura e attenzione e un poco di pazienza forse – ce lo insegna la tartaruga – ci farebbe vivere meglio e con uno spirito nuovo le cose che viviamo da sempre in modo abitudinario e vecchio.
Noi siamo più vecchi della tartaruga,
nell’animo.
E poi, non usciamo volentieri dal nostro
guscio.
Solo la carezza di una bimba ci può richiamare
a uscire.
Ma noi ne siamo infastiditi.
Non siamo gente di carezze, ma di diritti e
di doveri.
Oltre, non c’è niente, per noi.
Torniamo a chiuderci nel guscio,
lasciando la bimba attonita e delusa.
lasciando la bimba attonita e delusa.