I Pinguini


“Come le rane, sono un po’ dentro e un po’ fuori dall’acqua” – osservò la bimba.
“Sì – risposi io – ma loro sono goffi e ridicoli, meno attenti ai due mondi, più istintivi e frettolosi”.

“Già – disse lei – meglio la rana”.
 
Il pinguino non ha certo quella forza di indipendenza che ha la rana.
Lui vive e condivide con la sua comunità senza dare troppo valore alla propria autonomia, facendo spesso quello che fanno gli altri, accompagnandosi sempre a loro.
Per questo non lo si vede autonomo e indipendente, ma dipendente e gregario alla sua comunità.       Pensare come la pensan tutti e agir come fan tutti è ormai la moda della pinguedine umana, che trae dal modo di essere e di vivere comune la sua strada.
Seguir la moda e la convenienza è ciò che fa ingrassare la nostra identità, e questo il pinguino lo sa.
E così fa.
Così fan tutti.
E insieme ci si diverte e la si gode; sì, proprio come in quella vasca dove entrano ed escono tutti questi pinguini dello zoo.
Non si nota nessuno in autonomia; tutti invece sempre in compagnia.
La compagnia aggrega, ma non fa crescere l’indipendenza e l’autonomia, se non viene vissuta con animo libero.
Vediamo questi animali agire insieme e aggregati, ma non li distinguiamo nel loro agire singolarmente.
 
“Meglio la rana…” sottolineò la bimba.
 
Sta di fatto che questa aggregazione se da un lato ci dona simpatia e accresce il senso della compagnia, dall’altro ci nasconde l’intenzione e l’attenzione che ognuno pone al proprio agire e al proprio vivere.
Aggregarsi e nascondersi sono due atteggiamenti che fan parte dello zoo della vita.
Dimenticando e svalorizzando le proprie responsabilità e il proprio impegno di persona.
 
“Certo, meglio la rana” approvai.
 
E poi, manca a questi pinguini un po’ di attenzione e di applicazione nel loro frettoloso agire.
C’è un istinto al comando di questa allegria comunitaria che ci fa perdere di vista la considerazione della situazione che viviamo, ponendo in atto un momento di valutazione e di considerazione delle cose, senza fretta e senza ansia, ponderando il tutto.
Queste cose non sono nel carattere del pinguino, che se la gode e sfrutta al momento la situazione, sentendosi appagato di quella comunità che sostegno gli dà.
Finchè vivrà, sarà così.
 
Meglio la rana, in questo.